mercoledì 25 febbraio 2015

Nuova intervista di Robert con Yahoo Singapore - Press Junket di LIFE alla Berlinale


EN Interview 1 – Da quando i film di Twilight lo hanno reso oggetto di un’attenzione di massa, Robert Pattinson ha cercato di trovare la sua strada allontanandosi dal clamore per diventare un vero attore. Film come Bel Ami e Cosmopolis lo hanno aiutato a prendere le distanze dal ruolo di vampiro, e adesso, con il ruolo in ‘Life’ di Anton Corbijn, Pattinson offre quella che è probabilmente la migliore interpretazione della sua carriera. Il 28enne rubacuori interpreta Dennis Stock, il fotografo che scattò le famose foto di James Dean che hanno reso l’attore una leggenda ancor più che con i suoi film. "Per me James Dean è una figura iconica", dice Pattinson. "Lui rappresenta quell’insoddisfazione tipica dei giovani e quell’alienazione così potente che possiamo ancora avvertire nella nostra generazione. Le foto di Dean, come quella in cui cammina in Times Square, sono più parte del nostro immaginario collettivo e ci lasciano più sensazioni rispetto ai suoi film . Si può avvertire la sua aura mistica e in quelle foto. " Scelta ironica quella di Pattinson che si trova a sperimentare la vita al di là dell'obiettivo della telecamera: "Quando sei sul tappeto rosso, l'esperienza è inquietante perché i fotografi nemmeno riesci a vederli,sei accecato dalle luci e dai bagliori per la maggior parte del tempo! Da fotografo, ti trovi dall’altra parte, in un certo senso ti nascondi dietro la macchina da presa. " Il film presentato al Festival di Berlino,che si è appena concluso, esplora le vite parallele di James Dean, interpretato da Dane DeHaan e di Dennis Stock(Pattinson), segue il viaggio del fotografo che scatta queste foto a James Dean per conto di una rivista volto popolare, Life Magazine. Quelle foto in seguito diventarono una vera e propria leggenda come i poster che i giovani attaccavano sulle pareti come simbolo di ribellione giovanile. Pattinson non solo ha capito come si è sentito James Dean quando la sua carriera è balzata alle stelle in poco tempo a Hollywood, ma sa anche che le star sono così sovraesposte che perdono tutto il mistero. "La gente non sa che la vita privata di Dean e di quella della persona che gli ha scattato le foto, appunto Dennis Stock, ha molto più impatto e significato di ogni altra cosa si possa immaginare oggi, " dice Pattinson mentre riflette sul lavoro del fotografo scomparso nel 2010. Per il regista Anton Corbijn, il film ha un significato più profondo in quanto prima di diventare noto come regista era un fotografo che ha raggiunto la fama scattando un servizio fotografico al cantante dei Joy Division Ian Curtis prima che questo si impiccasse. Così come le foto di Stock anche le foto di Curtis scattate da Corbijn hanno amplificato la leggenda del cantante e lo stesso Corbijn ha in seguito diretto il film Control che ripercorre la vita difficile ed oscura di Curtis. Con una barba molto folta e i capelli arruffati , Robert Pattison è stato salutato da folle adoranti durante la sua permanenza al festival di Berlino. Lui indossava una giacca grigia e jeans Armani durante la nostra intervista al cinque stelle Hotel de Rome. Oltre a “Life” il pubblico vedrà Pattinson anche nel ruolo di T.E. Lawrence in Queen of the Desert, con Nicole Kidman. Alla regia Werner Herzog.


L’INTERVISTA

D:Robert deve essere stato molto stimolante recitare la parte di un fotografo illustre come Dennis Stock?

PATTINSON: Le sue foto hanno smosso per generazioni le nostre coscienze, per quanto riguarda Dean  e il mito che ancora lo avvolge 55 anni dopo la sua morte. Quasi tutti hanno visto alcune di quelle foto e tante persone, me compreso, sono state influenzata da quella sua immagine e dalla percezione che abbiamo di lui, anche per il modo in cui Dean rappresenta il classico giovane insoddisfatto. Deen è ancora una delle figure chiave che rappresenta una sorta di sfida e di ribellione, di qualcuno che avvertiva perfettamente la confusione dell’essere giovane e non voleva pertanto attenersi alle regole. Sono molto pochi i fotografi che sono stati in grado di catturare questo tipo di fascino, nel modo in cui invece ha saputo fare Dennis Stock.

D:In che modo ti sei rapportato a Dennis Stock e di conseguenza al suo lavoro di fotografo?

PATTINSON: Ciò che mi affascina è che lui era un’artista che lottava con la vita stessa perché aveva delle aspettative al riguardo di ciò che voleva raggiungere come artista. Lui sente di non fare abbastanza, o di star  facendo il tipo di lavoro che invece vorrebbe fare. Lo capisco, perché anch’io ho passato molto tempo  nel cercare di raggiungere gli obiettivi che mi ero prefissato e nel cercare anche di fare il miglior lavoro possibile. Sono ancora attratto dal tipo di lavoro che mi sfida.

D: Anche tu sei passato attraverso la fase James Dean quando eri più piccolo?

PATTINSON: (ride) Penso che ogni attore nel corso della vita attraversi quella fase di ossessione per James Dean, anche solo cercando di imitare qualche aspetto della sua personalità o il suo personale stile di recitazione. Ero un suo fan ancor prima che decidessi di diventare attore. Vorremmo sembrare tutti terribilmente cool,anche se è praticamente impossibile! (Ride)Ammiro molto il suo lavoro, anche se non penso di avere qualcosa di simile a lui e non avrei il coraggio di mettermi a confronto.

D: Avresti voluto recitare i panni di James Dean?

PATTINSON: No! Non avrei osato. E penso Dane (DeHaan) faccia un lavoro brillante.

D: Che tipo di ricerche hai svolto per prepararti al film?

PATTINSON: Anton (Corbijn) mi ha mostrato una intervista registrata di Dennis Stock in cui era molto scortese con l'intervistatore. E’ sempre stati una figura molto complessa e aveva un sacco di rabbia dentro perché era molto ambizioso e voleva lasciare il segno come artista. Era molto geloso degli altri artisti.
Ho trascorso diversi mesi ad imparare ad usare una macchina fotografica e a lavorare con le telecamere nel modo in cui un fotografo professionista dovrebbe usarli. Ho scattato un sacco di foto e mi sono esercitato anche nel tipo di movimento che ha un fotografo nel corso del suo lavoro. Per un fotografo, la fotocamera è sostanzialmente un'estensione del proprio corpo e lui ci si nasconde dietro mentre sta scattando le foto.

Q: Dennis Stock era molto insicuro per quanto riguardava il suo lavoro, ti rivedi un po’ in lui?

PATTINSON: Ho sofferto di una mancanza di fiducia in me stesso. Se fingi la gente inizierà a vedere attraverso di te. La paura mi ha fatto andare avanti e mi ha spinto ad accettare quante più sfide possibili. Mi rendevo la vita difficile perché ero sempre preoccupato per il lavoro, poi ho capito che dovevo solo semplificare il mio approccio e lasciare i miei istinti prendessero il sopravvento. Mi sento molto più sicuro adesso, anche se ho ancora abbastanza dubbi che mi fanno venire voglia di continuare a migliorare. Sono in continua evoluzione come individuo e come attore.

D: Questo tipo di film affronta il tema della celebrità e di come un attore diventi più grande della vita. Lo hai sperimentato nel tuo lavoro nei panni di Edward Cullen nei film di Twilight. In che modo sei passato oltre quella parte della tua carriera?

PATTINSON: E' diventato molto più facile con gli anni. Non solo perché sono passati ormai degli anni dalla fine Twilight ma anche perché sono diventato molto più bravo a gestire l’attenzione.
Una delle cose interessanti del film è che qualcuno come Stock riesce a bloccare se stesso e rimanersene passivo a causa delle sue paure e gelosie. Voleva essere considerato come artista allo stesso modo di Dean, e questa è stata una situazione piuttosto complessa per uno come lui. Ho affrontato le mie ansie, in termini di ciò che volevo raggiungere al riguardo dei miei obiettivi artistici.

D: E come va avanti questo prcesso?

PATTINSON: Mi sento come se fossi dove voglio essere. Non mi sento più  frustrato dall'eredità di Twilight e dal fatto che vengo identificato per il mio lavoro in questi film. Sapevo già che era necessario del tempo prima che la gente iniziasse a vedermi in modo differente e che avrei dovuto recitare diversi ruoli prima di scuotere gli animi e le aspettative che la gente aveva di me. E' normale a causa del grande successo di quei film. Ma in questo lungo periodo ho cercato di trarre vantaggio dall’ attenzione guadagnata e ho trovato tanti ruoli interessanti. Penso che le persone stiano cominciando a vedermi in modo diverso ora.

D: C’è un film in particolare che ti ha aiutato e che senti ti abbia messo sulla strada giusta in termini di carriera?

PATTINSON: Ero un po' alla deriva e insicuro rispetto al tipo di film avrei voluto fare fino a quando non ho avuto la parte per Cosmopolis con David Cronenberg. Mi è stato offerto dal nulla questo ruolo solo poche settimane dopo aver finito di girare l'ultimo film di Twilight e all'improvviso mi sono ritrovato catapultato in questa storia incredibile ad interpretare un personaggio molto complicato. Tutto ciò ha cambiato la mia prospettiva e mi ha aiutato a capire che quello era il tipo di lavoro che volevo fare. Ha fatto una grande differenza per me.

Q: E' più facile adesso  essere Robert Patttinson?

PATTINSON: (ride) Non lo so ...ma mi diverto molto di più adesso. Devi superare tutte le cose che ti frenano  e tutto inizia a diventare molto più facile in generale.


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