sabato 7 giugno 2014

NUOVA INTERVISTA DI ROBERT PER ASOS AUSTRALIA

                    




Ciao Robert! Benvenuto a Sydney. Dicci un po’, cosa ha suscitato il tuo interesse per il film?
'Ho pensato che la sceneggiatura fosse molto rada e diretta. Addirittura anche l’aspetto della pagina era differente, anche il formato della stessa era diverso. Non c'erano le virgole! Ho pensato fosse molto originale, il mio agente mi ha detto che era un'offerta, e io ero del tipo "Davvero? Non ho mai ricevuto offerte tanto dettagliate! "E poi lui ha detto " Oh no, ti ho mandato l'e-mail sbagliata, in tanti stanno facendo audizioni per questo." [Ride]. '
Come descriveresti il tuo personaggio, Rey?

'Lui è molto ... dipendente. Tutti quelli che gli stanno intorno pensano ci sia qualcosa di sbagliato in lui, che sia un po’ demente in qualche modo, e così lui non riesce davvero a stabilire se lo sia o meno'.
Quali sfide hai dovuto affrontare per portare Rey in vita?

'Principalmente i vestiti. Sembra ridicolo, ma è stata la parte più importante. Abbiamo valutato diversi jeans prima di giungere a quello giusto. E una volta trovati i jeans adatti e le scarpe da ginnastica,che erano un po’ grandi, il tutto ha iniziato a prendere forma.'
Riuscirai sicuramente a descriverci questa impressione. Quanto è importante la moda e i costumi nel film? E’ qualcosa su cui ci si concentra veramente?

'E’ molto importante per me! E' strano però; ho avuto un look molto specifico in The Rover, tutto scelto attentamente fino ai colori della maglietta. Abbiamo fatto alcuni test video, e sembra strano, ma, quando si hanno gli abiti giusti, improvvisamente ti sembra di camminare anche diversamente.'
Qual è stata la scena più difficile da girare? Ci sono molti effetti grafici, e momenti caratterizzanti.

'La scena più difficile, e questa probabilmente è una piccola chicca, è stata quella nella quale dovevo saltare sulla mia gamba , con tre ragazzi che controllavano il mio salto, probabilmente la mia più grande scena del film. Non sapevo quanto complicata sarebbe stata la messa a punto.'
Cosa pensi renda il cinema australiano unico?

'Negli ultimi anni, è diventato improvvisamente un genere unico. Non so come lo sia diventato. E’ una motivazione da ricercare, forse dovuto al cinema estero. Penso viga una fiducia cinematografica che non esiste altrove. In Australia, c'è una sorta di vitalità. Una vitalità arcigna.'

Fonte Traduzione nostra

Nessun commento:

Posta un commento