lunedì 31 ottobre 2011

Intervista di Rob per “Cinemania” (Messico


D: Il tuo personaggio e quello di Kristen hanno condiviso parecchi momenti romantici durante le riprese, soprattutto l'ultimo giorno di riprese.
Rob: L'ultimo giorno di riprese a Saint Thomas è stato grandioso. Eravamo solo io e Kristen. L'unica volta che siamo stati in grado di filmare con un bel tempo. E' stato letteralmente l'ultimo giorno di riprese, e abbiamo girato una scena in cui ci baciavamo nell'oceano, tutta la notte. Quindi non è stato un brutto modo di dire addio (alle riprese). Poi tutti quanti siamo rimasti a guardare l'alba. E' stato bellissimo.
D: Puoi condividere qualcosa riguardo Kristen?
Rob: L'unica cosa che le piace guardare in TV è il canale di cucina, soprattutto quando è sul set. Nella sua roulotte ha la TV per tutto il tempo. Questo è il suo unico comportamento da diva (ride); il canale di cucina deve essere sempre acceso, in qualsiasi momento, ovunque.
D: Come è stato interpretare un padre? E' stato difficile?
Rob: Non in un primo momento. Tieni in braccio un bambino, il che non è facile da fare, ma nessuno sa come essere un padre all'inizio. Non puoi prepararti per questo. E' stato strano con Mackenzie Foy che ha interpretato mia figlia perché inizi a pensare "Mia figlia ha 11 anni. Sono passati due mesi da quando lei è nata e già può parlare". E' stato complicato da interpretare. Ma è un film fantasy, quindi si deve credere.
D: Hai detto che eri nervoso quando hai dovuto levarti la maglia questa volta.
Rob: Quando ho fatto New Moon, tutti negli studios dicevano che avevo bisogno di una confezione da 6 (di addominali) ed ho iniziato a svilupparli. Dovevo sembrare un vampiro, faceva parte del mio personaggio. Appena mi hanno detto di nuovo che avevo bisogno di una confezione da 6, ho smesso di svilupparli e non l'ho fatto più per il resto della Saga. Hanno realizzato che non avrebbero dovuto dirmi niente. Nell'ultimo film ho passato sei settimane a Baton Rouge senza niente da fare, così ho iniziato a correre. E poi ho iniziato ad andare in palestra e sono diventato ossessionato. Correvo per 14-16 km ogni giorno. Andavo anche in bicicletta. Fino a quando mi sono stufato. In più, quando stai girando, se vuoi andare in palestra hai bisogno di farlo alle 4 del mattino. E non ne vale la pena (ride in modo molto contagioso).
D: Con questa fama che hai e il tuo rapporto con Twilight, pensi che sarà più difficile ottenere il tipo di lavoro che ti piace di più?
Rob: Naturalmente. Prima di Twilight ho fatto casting per un sacco di cose, e spesso ero lasciato nella top 3. Davano i ruoli a chi era più famoso di me, e continuavo a pensare quanto fosse ingiusto, quindi ho pensato che l'unico modo era diventare più famoso. Ma quando sei super famoso, ti vengono offerte tonnellate di cose cattive, in film dove non sono nemmeno interessati al cast. E se non hai fatto molto lavoro, i registi ti guardano come se fossi uno sconosciuto e non c'è alcun stigma legato al tuo nome. E' più difficile ottenere alcuni ruoli a volte. E' strano.
D: Quindi hai avuto porte chiuse...
Rob: Se sei completamente sconosciuto, hai più possibilità. Dopo Twilight, le cose sono molto cambiate, a seconda da dove vengono i soldi. Se non c'è una star allegata, non c'è modo di fare un film, quindi questo ti obbliga a fare un buon film. Ma se non lo fai, è come "Da quando è coinvolti, abbiamo bisogno di giovani interessati", quindi cambiano la storia, e si finisce per avere pressione. Un buon regista preferisce non trattare con quella roba. Ma è vero che se si trova il ruolo perfetto, tutto andrà a posto. Ma ci sono meno opzioni. Ora che ho una immagine specifica, è difficile trovare ruoli adatti.
D: Questo non ti ha fermato dal fare Cosmopolis
Rob: E' stato incredibile. Ho lasciato la mia spirale di paranoia andare fuori controllo e ho pensato che i buoni registi non avrebbero voluto avere niente a che fare con me. E poi Cronenberg ha fatto questa offerta direttamente a me. Non lo avevo mai incontrato prima... Ho avuto momenti grandiosi durante le riprese, e continuavo a dire "Sono stato bravo abbastanza? Non so cosa sto facendo" e lui diceva "Perché devi pensare così? Tu sei un attore" e la sola ragione per cui mi è capitato è perché sono diventato questa sorta di celebrità, e sono preoccupato che le persone non mi prendano sul serio.
D: Cosa ha visto Cronenberg su di te da sceglierti nel cast?
Rob: Niente. Solo interviste. E ha visto Remember Me. Ma questo personaggio non assomiglia a nulla di quanto ho fatto finora... Quando ho letto la prima volta la sceneggiatura, ho pensato che non avrei potuto interpretare questo personaggio. Mi piaceva la sceneggiatura, ma ho avuto paura. Ho detto che l'avrei chiamato entro una settimana se volevo la parte o no. Ho passato una intera settimana a pensare a come dirgli no. L'unica cosa che pensavo era "Guarda, non posso farlo perché sono un codardo e non so come interpretarlo (ride molto forte). Poi ho detto si, e gli ho detto che non sapevo cosa era la storia. Ha detto che non lo sapeva neanche lui. Così abbiamo iniziato a collaborare da quel momento in poi. Non avevo mai lavorato con un regista che avesse così confidenza con se stesso. Ogni giorno diceva solo "Vediamo che succede", non c'erano prove, niente. E' stato folle.
D: Sappiamo che ami guardare film, quale è l'ultimo film che hai visto?
Rob: Cappuccetto Rosso Sangue. E' stata l'ultima volta che ho visto qualcosa. Andare al cinema è impossibile dopo Twilight. Sei intrappolato in una stanza buia e non sai cosa può succedere, divento nervoso e penso a tutto quello che voglio fare appena finisce. Quella volta c'erano 60 persone fuori il cinema. Prima avevo visto Inception. Sono andato in un cinema nel mezzo del nulla e c'erano 20 paparazzi che mi aspettavano fuori. Non sono riuscito a liberarmi di loro per tutto il giorno.
"Rob non lascia mai che gli argomenti seri come le sue insicurezze influenzino il suo senso dell'umorismo e la sua voglia di divertirsi in ogni circostanza. Parla apertamente di tutto. Abbiamo ora una immagine di un attore che, risposto dopa risposta, si mostra ribelle, anticonformista e contro le idee di Hollywood che provano ad imporgli. Ci stringiamo la mano e ci saluta. Fuori, troviamo la migliore sorpresa di sempre: il suo cane, Bear, un meticcio che ha adottato a Baton Rouge. Sembra che Bear assomigli molto al suo padrone: semplice, dolce. L'unica cosa che spiega il motivo per il quale ci fa le feste e ci lecca i piedi".


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